Acustica Industriale

Tutelare noi stessi e gli altri

Determinazione delle emissioni sonore di macchine e impianti

La Nuova Direttiva Macchine, recepita a livello nazionale con il D.Lgs. 27/1/2010, n. 17, prevede che il manuale di istruzioni di tutto ciò che può essere definito “macchina” deve contenere, tra le varie informazioni, anche quelle relative alle emissioni sonore e più precisamente:

  • il livello di pressione sonora nel posto occupato dal lavoratore, se supera i 70 dBA;
  • il valore massimo di pressione sonora nel posto occupato dal lavoratore, se supera i 130 dBC;
  • il livello di potenza sonora ponderato A della macchina, se il livello di pressione sonora nel posto operatore supera gli 80 dBA.

Tali informazioni sono inoltre richieste da INAIL ai fini dell’erogazione dei finanziamenti a fondo perduto relativi ai bandi ISI riguardanti i progetti di riduzione del “rischio rumore”.

Caratterizzazione delle emissioni sonore e bonifiche acustiche

La definizione del miglior intervento di bonifica acustica non può prescindere dalla precisa conoscenza delle caratteristiche di emissione sonora dell’impianto disturbante, in particolar modo se nel medesimo luogo sono presenti diversi tipi di macchine. Per quanto riguarda gli interventi correttivi, possiamo assistere i nostri clienti nell’individuazione della soluzione meglio rispondente alle richieste formulate, tenendo in considerazione non solo i costi ma anche eventuali esigenze di scambio termico, tempistiche realizzative, necessità manutentive, spazi disponibili.

Valutazione dell’esposizione al rumore degli operatori 

I requisiti minimi per la protezione dei lavoratori contro i rischi derivanti dall’esposizione al rumore durante il lavoro sono definiti dal D.Lgs. 9/4/2008, n. 81. Tutte le Aziende sono tenute ad effettuare una valutazione del rischio di esposizione al rumore e, in caso di necessità, devono provvedere alla quantificazione di tale rischio ricorrendo a precise misurazioni del livello sonoro che devono essere ripetute con frequenza almeno quadriennale. È molto importante proteggere l’udito dei dipendenti: forse non ve ne saranno grati, ma almeno non potranno incolparvi di eventuali ipoacusie.